venerdì 13 marzo 2015

"Il cuore ragiona che ragione non conosce" di Filippo Giuseppe Pitrella

Potessi odiare l'innocenza
Potessi odiare l'innocenza
chiuso in un stanza senza luce e
un Dio con le mani legate e
la croce sulle mie spalle.

Potessi odiare l'innocenza
in mari aperti dove il fondo
è un abisso di paure senza inibizioni
e il mio senno si perde
nel vuoto dell'immensità.

Potessi odiare!!

Sì, potessi odiare l'innocenza
di un bambino appena nato
che mi odia tanto,
ma non mi conosce ancora.

Potessi odiare l'innocenza
di una madre:
una donna senza peccati,
senza amori, senza difetti.

Potessi essere l'uomo
per tutte le occasioni in mari,
 in monti e nelle guerre
senza chiedere tanto mi
sentirei un Dio che ha chiesto
di essere l'assenso.


            Realtà inconscia      
                                              
Se alla mia morte non sarò presente:
Aiutatemi, vi prego!

Dottori! Donne di strada!  Preti!

Nel fuoco di una donna versategli del
sale benedetto, poi riscaldate un bisturi
molto affilato e tagliente.

Infilzatelo senza pietà dritto nel mio cuore
e rinascerò un’altra volta lontano in una
terra di nessuno.

Ove donne di strada, preti e dottori non ci
saranno ed io dormirò tranquillo e sereno.

Se alla mia morte non sarò presente:
Aiutatemi, vi prego!

Tu che non sei né l’uno né l’altro.

Tu che guidi nell’immensità, nelle vie e
nei deserti tanta gente che non è più presente.

Invece io e te saremo presenti l’uno accanto
all’altro nel bene e nel male, con immenso
odio e amore… vivremo sempre uniti.



                 A Sarah                       
A te piccolo fiore dell’amore
che chi per amore via ti han
portato illudendo i tuoi pensieri.

A te piccola creatura che i tuoi sogni
acerbi han derubato e calpestando
loro han ferito i tuoi sentimenti.

No, non è la gelosia che ti ha portato
via questa realtà, ma qualcosa di
superiore a se stesso oltremodo;
qualcosa di enorme al di là di ogni
possibile o che sia normale sensazioni.

A te che ogni sogno era ancora acerbo e
doveva ancor fiorir nel tuo cuore, la tua  realtà;
là dove i sogni lasciano una scia del tuo Essere.

Là dove il futuro è sempre presente e non
hai avuto la possibilità di portare i tuoi
pensieri, i tuoi sentimenti alla realtà.

A te che questa vita han spezzato senza
lasciar traccia alcuna e del tuo esile corpo
un manifesto voglio far per l’innocenza
e l’ingenuità di una ragazza per bene!?

In ogni vita, in ogni sorte c’è sempre
un angolo oscuro nella nostra vita e a
volte le verità, quelle verità che ognuno di
noi ignora.

Si, le verità nascoste non
possono essere rivelate in nessun caso.

A te piccolo fiore acerbo seppur maturo
che il tuo corpo han amato e desiderato;
ora gelosi ora invidiosi ma sempre
innamorati di te senza arroganza.

A te che con amore e ardore la tua memoria
non vogliono ferir, mentre si lasciano che
l’incombenza della vita ricada su di loro
purché il tuo eterno amore riposa in pace
per l’eternità insieme al tuo… segreto!!

No, la verità non può essere rivelata,
laddove i sogni sono ancor acerbi e han
ancora tutta la voglia di fiorire
in un sogno, volo a metà.


 " Il cuore ragiona che ragione non conosce" di Filippo Giuseppe Pitrella

Pagine: 56 -  Data di pubblicazione: Maggio 2013.
ISBN: 978-88-6587-3090 - Formato Brossura.
edito dalla Casa Editrice Montedit - Melegnano (MI)

Per informazione e ordine: fgpitrella@virgilio.it 


Prefazione

 La poesia di Filippo Giuseppe Pitrella è espressione genuina del suo percepire e sentire profondamente la vita nelle molteplici manifestazioni.
Nella sua visione poetica domina la spontaneità e si assiste al dilagare di un flusso d’emozioni e pensieri, riportati in componimenti che adottano il verso libero e lasciano spazio alla pulsione creativa e all’impulso lirico come a non voler porre limiti a questa espansione.
La colonna portante della presente silloge può essere individuata nella concezione dell’amore nel suo significato più profondo, nella sua essenza autentica, vera e pura.
Ecco allora che ben si comprende il senso di vuoto che attanaglia a causa dell’assenza della persona amata, della figura femminile di Silvia: Lei è la sua vita, “unica ragione di vita”. Lei regala la luce con la sua bellezza e la sua dolcezza. Lei è “l’unica donna che ama” ed è “sempre nei suoi pensieri, nei suoi sogni”.
Il suo slancio amoroso deflagra in innumerevoli vibrazioni: il fuoco dell’amore “brucia” nel suo cuore, brucia nella sua anima e, ogni istante, non desidera altro che pensare alla donna amata con tutto il suo cuore, con tutto il suo ardore.
Le sue parole esprimono un profondo bisogno d’amore, che diventa necessità vitale, come afferma e si evince in alcune poesie: il vuoto che sente dentro il cuore deve essere colmato dall’amore di una donna, deve sentire palpitare il cuore.
Nei giorni della vita, al contrario, si devono fare i conti con la sofferta solitudine, con la malinconia che assale: a volte, capita di sentirsi “sperduto” tra la gente, in preda a paure e timori che nascono dal travaglio interiore.
Vivere non è facile e bisogna fare appello alla nostra forza, al nostro coraggio per combattere “l’oscurità della vita”, le contraddizioni dell’esistere, le delusioni e le tristezze, fino a non dover più dire “com’è triste la vita”, anche se la donna amata “ha chiuso la porta e non è tornata più”; e, ancor più desolatamente, “non c’è donna che mi sappia amare” come nella poesia “Non c’è donna”.
La soluzione a queste confessioni che rattristano viene data dallo stesso Filippo Giuseppe Pitrella quando afferma che “la vita è amare gli altri”: ecco la pienezza della vita ed il recupero del senso di bontà che abbonda nel suo animo e lo conduce sulla via della salvazione, della luce amorevole che diventa fondamentale per ritrovare la pace interiore, la quiete dell’animo.
Filippo Giuseppe Pitrella grida il suo amore e la “voce del cuore” alimenta la sua poesia, costantemente e profondamente.
La miscela lirica cerca di superare la sensazione che lo fa sentire “soffocato dal senso di questa vita assurda”, come a sentirsi travolto dal destino in una vita che “corre veloce” e con la consapevolezza che “il tempo passato non tornerà più”.
V’è da sottolineare, infine, che Filippo Giuseppe Pitrella spazia in altre tematiche e, in primo luogo, si lancia in una critica alla società moderna e alle contraddizioni dell’Uomo; in seconda istanza, affronta la tragedia della guerra, la problematica dell’eutanasia e, ancora, la sofferta condizione di una parte dell’umanità.
Nonostante alcuni riferimenti che riconducono ad una sofferente visione e al senso d’inquietudine che serpeggia in alcune riflessioni, Filippo Giuseppe Pitrella vuole offrire un segno di speranza, un senso d’intima comunione spirituale.
In fin dei conti, è proprio l’amore che si diffonde nella sua poesia, la avvolge e la conduce verso la visione luminosa e, poi, alimenta la volontà sognante, la propensione al sogno, quasi a ricercare il senso d’una rivelazione che affranchi dalle sofferenze e dalla solitudine.

Massimiliano Del Duca


      La mia scelta                      
   - Il mio pensiero per Eluana –
                                              
Era una notte cosi buia…

Vi prego fermate la mia corsa alla
sofferenza.
Vi prego fermate la mia corsa alla
Solitudine-permanente.

Perché fate della vita mia un caso
politico?
Perché fate della vita mia un caso
religioso?

Io soffro e vivo in solitudine dentro
questo Tunnel senza fine,
senza vedere più la luce.

La vita è bella e vorrei vivere fino
alla fine insieme ai miei cari,
vivere con me stesso felice e sereno.

Vivere fino in fondo ogni attimo,
desiderio senza essere prigioniero del
mio corpo della mia volontà.

Ora sono lucido e vivo questi momenti
d’angoscia in pace con me stesso e
con Dio.

Ora so che sono una persona in piena
Coscienza delle mie capacità di intendere
e di volere: la mia facoltà!

Era una notte buia e tempestosa, cosi buia
che ho perso perfino la strada di casa;
Solo nella mia solitudine mi sento felice…

Era una notte cosi buia…



Silvia

Era un giorno che ho portato
appresso a me,
ma ora voglio appresso te
come questo giorno
che mi è stato sempre al cuore,
ora tu sarai!!

Silvia vieni con me ti prego,
sei la sola al mondo che mi dai
la luce del nuovo giorno,
vieni qua,
ti prego amore vieni qua.

Silvia amore mio se ti ho
"trovata" per caso e
se per disperazione ti tengo
tu lo sai... ti amo!

Tu lo sai, dove ho sbagliato io,
ma ora non mi dire più
che ho sbagliato io,
sarò come non sono mai stato,
t'amerò ancor di più.

La mia felicità si risveglierà
con te in un mondo
dove ho vissuto
per anni senza di te.

Tu Silvia hai sentito
molto sentimento per me,
ti sono vicino è come se giocassi
l'amore per aver più gusto.

Sei bella, come te non c'è nessuno,
sei dolce,
nella mia mente mi baci,
mi stringi, mi ami, sei tu.

Chi mi chiama, chi mi batte sei tu,
il mio amore e nell'anima
ho bisogno di te. 



Padrone del tuo cuore  

Donna senza tempo,
viso placato da un riso
dimenticato dal tempo.

Sguardo perso nel vuoto e
un uomo dentro al suo cuore.

Cercava un senso,
cercava il suo consenso,
cercava il suo amore,
 ma non osava chiedere.

Timida e insicura passava
il suo tempo davanti
alla sua fotografia
perché cercava il suo consenso,
un suo cenno.

Desiderosa e fantasiosa
perse il senso,
perse quell'attimo
di insicurezza,
l'uomo le apparve
come uno spirito nel suo specchio,
agitata di quel momento si senti 
sussurrare:
«Io, padrone del tuo cuore,
lasciati andare, lasciati
amare vieni in me».

Con il cuore in gola si abbandona
senza fiato su di un letto
troppo vuoto.


  
L'autore Filippo Giuseppe Pitrella
Nato in Barrafranca (Enna), il 06.01.1963. Scrivo poesie sin dall'età adolescenziale. La mia prima pubblicazione risale al 1982. Poeta e Scrittore e socio S.I.A.E. (Roma) per la sezione musica, Socio sostenitore de "Il Club degli autori", Membro Honoris a vita del C.A.D.P., e socio O.N.P.I. (Ordine Nazionale poeti italiani). Premi e riconoscimenti in diversi premi letterari   di poesia e narrativa. Premi speciali, diploma di merito, menzione d'onore e finalista; il secondo posto al concorso Miguel De Gervantes 98 con diploma e Medaglia d'oro con il romanzo " L'EVENTO".  
 Libri pubblicati:
  1.   " L'evento  ", romanzo 1995 ed. Montedit, Melegnano (MI).
  2. "Con il cuore e l'anima". poesie 1998, ed. N. Calabria, Patti (ME).
  3. IlCuoreRagionaCheRagioneNonConoscePoesie " , poesie 2013, ed. Montedit, Melegnano (MI).
  4. L'evento " II Edizione, romanzo Marzo 2015 ed. Montedit, Melegnano (MI)         
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